domenica 6 settembre 2009

Moda: debutta la sorella della Casta

A diciannove anni Marie- Ange e' la nuova testimonial di Mango (ANSA) - PARIGI, 2 SET - A 19 anni la sorella di Laetitia Casta, Marie-Ange, fa i suoi primi passi nel mondo della moda posando per Mango. La casa di moda spagnola l'ha trasformata in una pin-up anni '50 per la campagna autunno-inverno del suo pret-a'-porter. Ad aiutarla a decollare, la stessa Laetitia che l'ha presentata al suo agente. Il paragone con la famosa attrice 31enne e' inevitabile, ma per Marie-Ange non e' un problema: 'Tra noi non c'e' stata mai rivalita', sono molto fiera di lei'.
[ANSA.it]
ANSA.it - Cinema - Moda: debutta la sorella della Casta

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sabato 8 agosto 2009

Ray Ban Aviator la storia


Ray-Ban è un marchio di occhiali da sole e da vista progettati per gli aviatori dalla
Bausch & Lomb; oggi è attualmente detenuto dalla società italiana di produzione montature
Luxottica.

Il modello a goccia, noto nel mondo come "Aviator", nasce agli inizi del 1920 dalla richiesta del luogotenente MacCready, appassionato di traversate in pallone aerostatico. Dopo aver portato a termine una traversata dell'Atlantico che gli causò danni alla vista per l'assenza di un'adatta protezione agli occhi, si rivolse alla Bausch & Lomb, l'azienda americana d'ottica nata nel 1853, perché realizzasse un paio di occhiali altamente protettivi, panoramici ed eleganti per gli aviatori.


Quindi dopo un anno di progettazione, il brevetto venne finalmente depositato il 7 maggio 1937. Il prototipo fu chiamato inizialmente "Ray Ban Anti-glare", da "Bannish Rays": cioè "che bandisce i raggi" e "Anti-glare": cioè "anti abbaglio". Era un modello pensato essenzialmente per favorire gli aviatori in alta quota, infatti il design a goccia era stato creato per seguire perfettamente l’incavo dell’occhio. L'occhiale era costituito da una montatura leggerissima, circa 150 grammi, in lega placcata d'oro(Arista), con dei finali in plastica rigida trasparente e due lenti verdi in vetro minerale, più chiaro delle odierne G-15, per filtrare i raggi infrarossi e ultravioletti. Durante la seconda guerra mondiale venne subito adottato dall'United States Air Force come dotazione per i piloti; subito la Bausch & Lomb divenne l'unica fornitrice dell'esercito. In seguito il modello "Ray Ban anti-glare" venne ribattezzato "Ray Ban Aviator" e il vetro delle lenti diventò più scuro; si parla della colorazione odierna G-15.





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sabato 1 agosto 2009

Stefanel: si rafforza in Francia

La cuisine - Jour 3Image by Stéfan via Flickr

(ANSA) - PONTE DI PIAVE (TREVISO), 31 LUG - Stefanel ha avviato in Francia lo sviluppo del canale distributivo di 'department store' di lusso. L'operazione e' resa possibile grazie ad accordi con Lafayette e Printemps. L'azienda italiana rafforza cosi' la presenza Oltralpe affiancando ai 4 store monomarca, i corner distribuiti nei due piu' prestigiosi 'department store' di lusso, accelerando il proprio piano di aperture in Francia. Sono 15 i corner Stefanel in Lafayette e Printemps.
Yahoo! Notizie
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giovedì 4 giugno 2009

I Tacchi Di Louis Vuitton

Louis Vuitton MalletierImage via Wikipedia

I ricchi dettagli della collezione e le influenze etniche sono protagonisti nelle spettacolari scarpe: sandali con plateau e tacco a stiletto che giocano arditamente con cinturini e lacci. Elaborati patchwork di materiali - suede, cuoio, vernice, pitone e cavallino a stampa leopard - si fondono con sofisticati elementi decorativi come nappine, boule e piume, che riproducono maschere africane o semplicemente suggeriscono un'ispirazione tribale.
Moda Scarpe
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martedì 2 giugno 2009

Il Celebrity Hat 2009 a Carla Bruni


Si Chiama Celebrity Hat, wd è il premio Inglese che viene assegnato alla Vip che ha indossato il cappellino più bello. Quest'anno il premio è stato assegnato a Carla Bruni che ha battuto la Regina Elisabetta II.
Un anno fa il premio fu dato a Zara Philips, nipote della regina.
La terza piazza è stata assegnata a Sophie, la moglie del principe Andrea, seguono a ruota (sul photofinish :)) Victoria Beckham e Madonna.
Moda Italia

domenica 17 maggio 2009

Borsa de luxe cifrata, aristocratiche abitudini rinate in chiave High Tech

Da Louis Vuitton le borse potranno essere personalizzate con le iniziali
del proprietario. La scelta tra oltre 200 milioni di possibili combinazioni

MILANO
Un tuffo nel passato reso possibile dalle tecnologie più moderne. Così le borse griffate più famose del mondo, quelle di Louis Vuitton, possono essere personalizzate con le iniziali dei proprietari. Il nuovo servizio offerto ai clienti e possibile grazie ad un apposito programma informatico si chiama non a caso "mon monogram" e riprende una tradizione ottocentesca; già nel XIX secolo infatti la maison offriva la possibilità di personalizzare gli articoli da viaggio rigidi, come bauli, valige, beauty case e cappelliere, con le iniziali e motivi a bande nei colori della famiglia o del casato, dipinti rigorosamente a mano. Per le famiglie blasonate, inoltre, era possibile far contrassegnare i set di valige con il proprio stemma nobiliare.

Oggi come allora la nuova possibilità di personalizzazione delle valigie verrà realizzata a mano con iniziali e bande dipinte ad acrilico sulla tela. La modalità è semplice: il cliente troverà all’interno dei Louis Vuitton store una postazione informatica grazie alla quale potrà divertirsi a personalizzare la borsa con le proprie iniziali e le due bande colorate. Disponibile per il momento su tre modelli di borse (la celeberrima Speedy, la sacca morbida da viaggio Keepall e prossimamente sul trolley Pegase), il sistema high tech di personalizzazione permette di ottenere 200 milioni di possibili combinazioni, grazie alla scelta di 16 differenti abbinamenti di colore e di dimensioni dei caratteri.

Dopo aver scelto colori, iniziali e posizione delle bande, l’ordine verrà inviato direttamente ad Asnières, nello storico workshop Louis Vuitton a 10 km da Parigi, dove il prodotto sarà realizzato nel giro di 4 settimane. La personalizzazione viene eseguita con una speciale tecnica di serigrafia che permette di stampare bande e iniziali direttamente sulla tela originale, che solo in seguito verrà tagliata e cucita per realizzare la borsa. Per adesso il servizio è disponibile negli store Louis Vuitton di Milano e Roma ma nel corso del 2009 arriverà anche nei negozi di Firenze, Napoli, Bologna, Torino, Venezia e Verona.


LASTAMPA.it

mercoledì 15 aprile 2009

Coco Chanel (Gabrielle Bonheur Chanel)

Coco Chanel in her early years.Image via Wikipedia

Coco Chanel (pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel; Saumur, 19 agosto 1883 – Parigi, 10 gennaio 1971) è stata una celebre stilista francese, capace con la sua opera di rivoluzionare il concetto di femminilità e di imporsi come figura fondamentale del fashion design e della cultura popolare del XX secolo.

Ha fondato la nota casa di moda che porta il suo nome, Chanel. Chanel era figlia di un venditore ambulante di stoffe e di una sarta che cuciva nella propria modesta abitazione. Fu sicuramente dalla madre che apprese l'arte del cucito, come ricordano - con il necessario pathos cinematografico - le sequenze iniziali del film televisivo di produzione italo-francese Coco Chanel, nelle quali viene riproposta più volte l'immagine in primo piano di un ditale, attrezzo fondamentale di sartoria.
Ma Chanel è conosciuta anche, se non soprattutto, per la sua estrosità e per la sua stravaganza, nonché per il coraggio che ispirò sempre le sue scelte. Fu, tra l'altro, la prima donna ad indossare un abito unisex, cioè un pigiama bianco di seta (questo avvenne nel 1918, quando aveva trentacinque anni). Fu lei inoltre - ricordano i biografi - a lanciare la moda dell'abbronzatura (e l'idea le venne probabilmente nelle lunghe ore trascorse al sole di Deauville).
Ebbe folgoranti intuizioni, come quella delle scarpe bicolori, ideate per fare in modo che le bande verticali snellissero le gambe in virtù di un effetto ottico.
Una leggenda metropolitana vuole che, tra i suoi amanti, ci sia stato anche il musicista Igor Stravinskij: dalla loro relazione, lui avrebbe tratto ispirazione per la versione definitiva de La sagra della primavera, lei per il celeberrimo Chanel n°5.
"Se sei nato senz'ali", soleva dire, "non fare nulla per impedire loro di crescere". Per colei secondo cui "la moda passa, ma lo stile resta", sussurrare sul letto di morte alla propria cameriera: "Vedi, così si muore", deve essere sembrato la cosa più naturale.




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lunedì 6 aprile 2009

La storia di Dior in 120 scatti


MOSCA
Le immagini scattate dai più grandi fotografi del mondo e dedicate alla prestigiosa casa di moda sono le protagoniste della mostra "Christian Dior: 60 anni di fotografia", inaugurata al museo di arte moderna di Mosca nell’ambito del sesto festival Moda e stile nella fotografia 2009.

La famosa casa di moda francese ha cominciato a lavorare negli anni Quaranta con i grandi maestri dell’obiettivo, come Erwin Blumenfeld, Willy Maywald, John Rawlings, Henry Clarke, Robert Randall. Una tradizione che vive ancor oggi e che coinvolge giovani talenti. Nella mostra, sponsorizzata da Pirelli, figurano i lavori di Patrick Demarchelier, Zanna, Simon Procter, ma anche di giovani artisti cinesi come Quentin Shil, Wang Qingsong e Quentin Shil.

Dior cominciò a sviluppare strette relazioni con l’Urss negli anni Cinquanta. Nel 1959 fu un evento la sfilata di modelle della casa francese a Mosca. Lo stilista inglese John Galliano, noto per aver creato molte collezione per Dior, ha reso molti tributi alla Russia, mentre Sharon Stone ha partecipato all’inaugurazione del negozio Dior ai magazzini Gum.


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martedì 24 marzo 2009

Spacchi e squarci Parigi vede nudo

Da Chanel a Valentino: la pelle va esibita
Di giorno, sono severe, copertissime, imprigionate nei neri inchiostro. Di sera, diventano peccaminose. Spacchi e scolli salvano le donne dalla cupezza della crisi. Senza mezze misure. Da Chanel lo squarcio dell’abito da cocktail parte dal collo e finisce all’ombelico. Interrotto da una spanna di cucitura sul pube, si riapre dall’inguine all’orlo. Mentre da Valentino - disegnato da Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli - le essenziali toilette lunghe fino ai piedi hanno pannelli pizzicati su un fianco che scoprono la coscia fino all’attaccatura.

Ci vuole un fisico bestiale? Mica vero. Il fashion system ha imparato ad accettare anche le ciccione. In platea da Lagerfeld ecco le «Stanlio e Olio» della moda, la secca Kate Moss in giacca smoking, senza nulla sotto, saluta con un urletto Beth Ditto, l’ubertosa ventiseienne vocalist dei Gossip. Cento chili fasciati nello stretch, l’icona tatuatissima del mondo omosessuale (lesbica militante) si ispira nell’estetica a Miss Piggy, il maialino dei Muppet. Disinibita e strafottente posa anche nuda sulla copertina di «Love», il magazine dell’Herald Tribune. Le due «prezzemoline» delle sfilate, stasera saranno ospiti da «Fendi ‘0». La discoteca itinerante ricostruita al Vip Room Theatre di rue de Rivoli, dove la Ditto presenterà in anteprima mondiale il suo prossimo album con un concerto per 800 ospiti. Fra cui Lapo Elkann, Bianca Brandolini, Delfina Delettrez, Dasha Zhukova e Julie Depardieu.

Magre o grasse poco importa, sulla passerella dalla doppia «C» certe modelle con i fusò di lana pink hanno gambe più che ben tornite. Il kaiser della moda vede la vita in bianco e nero: abiti, tailleur e mantelli scuri sono accessoriati da polsi a jabot e gorgere candide, togli e metti come i Play Mobile. In testa un cappello a paglietta, qua e là pennellate di rosa e verde speranza (colore molto in auge). Borse? Una, trasparente con scomparti a blister per passare il metal detector senza problemi e trovare in un amen quel che serve (i compratori l’hanno ordinata a manetta). Scarpe? Iperboliche con tacchi interrotti da un anello centrale, slanciano le gambe incorniciate da spacchi a portafoglio, fatti per schiudersi continuamente.

Altro «accessorio», l’uomo oggetto, rappresentato da quattro boys «chanellosi». Il logo resta solo sui bottoni. La parola d’ordine è semplificare, ripulire per vendere. La prendono alla lettera Chiuri e Piccioli restituendo un Valentino minimal, grafico e scolpito. «Un distillato della griffe, senza fiocchi, volant e ruches. Il glamour della maison sta negli abiti dalla modernità rilassata, non nella vita che facciamo noi», dicono i due stilisti che ieri hanno debuttato con il pr^et à porter al Museo dell’Architettura. Location difficile, troppo illuminata, che toglie l’atmosfera magica tipica dei defilè Valentino. Lui è a New York per il lancio nelle sale del film biografico «The last emperor». Bruce Hoeksema (intimo dell’ex clan Valentino) descriverà al sarto le mantelle in visone turchese degradè, le rigide borse duplex in serpente, gli abiti smeraldo solcati da quegli spacchi killer. E gli riferirà anche dell’assoluta mancanza di rosso. La femminilità è nascosta ma strisciante sulle pedane parigine. Trapela da porzioni di pelle esibita, da micro dettagli, come i cuori incatenati che spiccano sulle calzature di Roger Vivier.
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Moda Italia

venerdì 23 gennaio 2009

Parigi giudice multa John Galliano

A Parigi giudice ha inflitto ammende stilista inglese John Galliano e la sua compagnia e ha ordinato loro di pagare 200.000 euro di danni a fotografo americano William Klein plagiarising per la sua opera d'arte in una campagna pubblicitaria.

William Klein, who lives in France, was "furious" at John Galliano's use of some of his half-painted photographs of street scenes in advertisements the designer had placed in fashion magazines. William Klein, che vive in Francia, è stata "furiosa" a John Galliano l'uso di alcuni dei suoi dipinti a mezzo fotografie di scene di strada nella pubblicità, il progettista ha messo in riviste di moda.

British fashion designer John Galliano William Klein said the copying of his work was "gross plagiary" and exclaimed: "I am insulted and furious". William Klein ha detto la copia del suo lavoro è stato "lordo plagiary" ed ha esclamato: "Sono offeso e furioso".

William Klein's giant versions of contact sheets were painted over in coloured enamel to highlight particular images, and are a hallmark of his work. William Klein del gigante versioni di fogli di contatto sono stati dipinti su smalto colorato in particolare per evidenziare le immagini, e sono una caratteristica del suo lavoro. The Paris court decided that John Galliano's use of imagery was against the law in the absence of authorisation from William Klein. Il tribunale di Parigi ha deciso che John Galliano l'uso di immagini è contro la legge, in assenza di autorizzazione da parte di William Klein.

The Paris judge ordered John Galliano to pay 150,000 euros as compensation for the abuse of William Klein's rights as author and 50,000 euros in damages because of the poor quality of the copied work. Il giudice ha ordinato Parigi John Galliano a pagare 150.000 euro come risarcimento per l'abuso di William Klein i diritti come autore e 50000 euro di danni a causa della scarsa qualità dei lavori copiati.

John Galliano and his company are appealing against the verdict and sentence. John Galliano e la sua compagnia sono appello contro il verdetto e la condanna.
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