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ANSA.it - Cinema - Moda: debutta la sorella della Casta
Il modello a goccia, noto nel mondo come "Aviator", nasce agli inizi del 1920 dalla richiesta del luogotenente MacCready, appassionato di traversate in pallone aerostatico. Dopo aver portato a termine una traversata dell'Atlantico che gli causò danni alla vista per l'assenza di un'adatta protezione agli occhi, si rivolse alla Bausch & Lomb, l'azienda americana d'ottica nata nel 1853, perché realizzasse un paio di occhiali altamente protettivi, panoramici ed eleganti per gli aviatori.
Quindi dopo un anno di progettazione, il brevetto venne finalmente depositato il 7 maggio 1937. Il prototipo fu chiamato inizialmente "Ray Ban Anti-glare", da "Bannish Rays": cioè "che bandisce i raggi" e "Anti-glare": cioè "anti abbaglio". Era un modello pensato essenzialmente per favorire gli aviatori in alta quota, infatti il design a goccia era stato creato per seguire perfettamente l’incavo dell’occhio. L'occhiale era costituito da una montatura leggerissima, circa 150 grammi, in lega placcata d'oro(Arista), con dei finali in plastica rigida trasparente e due lenti verdi in vetro minerale, più chiaro delle odierne G-15, per filtrare i raggi infrarossi e ultravioletti. Durante la seconda guerra mondiale venne subito adottato dall'United States Air Force come dotazione per i piloti; subito la Bausch & Lomb divenne l'unica fornitrice dell'esercito. In seguito il modello "Ray Ban anti-glare" venne ribattezzato "Ray Ban Aviator" e il vetro delle lenti diventò più scuro; si parla della colorazione odierna G-15.
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MILANO
Un tuffo nel passato reso possibile dalle tecnologie più moderne. Così le borse griffate più famose del mondo, quelle di Louis Vuitton, possono essere personalizzate con le iniziali dei proprietari. Il nuovo servizio offerto ai clienti e possibile grazie ad un apposito programma informatico si chiama non a caso "mon monogram" e riprende una tradizione ottocentesca; già nel XIX secolo infatti la maison offriva la possibilità di personalizzare gli articoli da viaggio rigidi, come bauli, valige, beauty case e cappelliere, con le iniziali e motivi a bande nei colori della famiglia o del casato, dipinti rigorosamente a mano. Per le famiglie blasonate, inoltre, era possibile far contrassegnare i set di valige con il proprio stemma nobiliare.
Oggi come allora la nuova possibilità di personalizzazione delle valigie verrà realizzata a mano con iniziali e bande dipinte ad acrilico sulla tela. La modalità è semplice: il cliente troverà all’interno dei Louis Vuitton store una postazione informatica grazie alla quale potrà divertirsi a personalizzare la borsa con le proprie iniziali e le due bande colorate. Disponibile per il momento su tre modelli di borse (la celeberrima Speedy, la sacca morbida da viaggio Keepall e prossimamente sul trolley Pegase), il sistema high tech di personalizzazione permette di ottenere 200 milioni di possibili combinazioni, grazie alla scelta di 16 differenti abbinamenti di colore e di dimensioni dei caratteri.
Dopo aver scelto colori, iniziali e posizione delle bande, l’ordine verrà inviato direttamente ad Asnières, nello storico workshop Louis Vuitton a 10 km da Parigi, dove il prodotto sarà realizzato nel giro di 4 settimane. La personalizzazione viene eseguita con una speciale tecnica di serigrafia che permette di stampare bande e iniziali direttamente sulla tela originale, che solo in seguito verrà tagliata e cucita per realizzare la borsa. Per adesso il servizio è disponibile negli store Louis Vuitton di Milano e Roma ma nel corso del 2009 arriverà anche nei negozi di Firenze, Napoli, Bologna, Torino, Venezia e Verona.
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Le immagini scattate dai più grandi fotografi del mondo e dedicate alla prestigiosa casa di moda sono le protagoniste della mostra "Christian Dior: 60 anni di fotografia", inaugurata al museo di arte moderna di Mosca nell’ambito del sesto festival Moda e stile nella fotografia 2009. La famosa casa di moda francese ha cominciato a lavorare negli anni Quaranta con i grandi maestri dell’obiettivo, come Erwin Blumenfeld, Willy Maywald, John Rawlings, Henry Clarke, Robert Randall. Una tradizione che vive ancor oggi e che coinvolge giovani talenti. Nella mostra, sponsorizzata da Pirelli, figurano i lavori di Patrick Demarchelier, Zanna, Simon Procter, ma anche di giovani artisti cinesi come Quentin Shil, Wang Qingsong e Quentin Shil. Dior cominciò a sviluppare strette relazioni con l’Urss negli anni Cinquanta. Nel 1959 fu un evento la sfilata di modelle della casa francese a Mosca. Lo stilista inglese John Galliano, noto per aver creato molte collezione per Dior, ha reso molti tributi alla Russia, mentre Sharon Stone ha partecipato all’inaugurazione del negozio Dior ai magazzini Gum. |